Ipovisione Riabilitazione Visiva

Riproduci video

Introduzione

È una condizione di ridotta capacità visiva bilaterale, centrale o periferica, non correggibile con le lenti convenzionali che condiziona l’autonomia dell’individuo pregiudicandone l’inserimento autonomo nella vita collettiva, sociale e lavorativa. L’insorgenza di uno stato di ipovisione è una delle evenienze più drammatiche che possa colpire un individuo che diventa costretto a vivere l’ambiente attraverso la mediazione di altri soggetti, perdendo così l’autonomia e il senso di se stesso. L’ipovisione crea enormi limitazioni nella vita quotidiana, nello svolgere compiti che richiedono una certa funzione visiva, con perdita di interessi e motivazioni: attività quotidiana (cura di sé, alimentazione), attività domestica (cucinare, pulire, fare la spesa), svago e tempo libero (lettura, telefono, computer), attività lavorativa (computer, strumenti di lavoro), capacità di movimento e spostamento (uscire da soli, prendere un autobus o un taxi, attraversare la strada).

Chi colpisce

Negli adulti le malattie oftalmologiche che nelle fasi avanzate causano un ipovisione sono: degenerazione maculare legata all’età, glaucoma, retinopatia diabetica e degenerazioni tapeto-retiniche. Nei bambini i difetti oculari hanno generalmente un’origine congenita (cataratta o glaucoma congenito), legata a fattori genetici o ad infezioni contratte dal bambino durante la gravidanza oppure sono correlati all’ambliopia, alla prematurità (retinopatia del prematuro) e più raramente a tumori oculari (retinoblastoma).

Come si previene

La prevenzione migliore e quella di arrestare, ove possibile, le varie patologie nei primi stadi evolutivi. Oggi con controlli oculistici precoci e periodici e grazie all’alta tecnologia e alla robotica si può diagnosticare una eventuale patologia e curarla prima che abbia raggiunto uno stadio troppo avanzato.

Come si cura

Nell’ipovisione nessun danno riesce a precludere totalmente una certa possibilità di recupero. La riabilitazione ha lo scopo di potenziare il residuo visivo e imparare a utilizzarlo, attraverso opportuni esercizi, tecniche di stimolazioni virtuali, uso di ausili ottico-elettronici, fotostimolazione neurale. Si tratta dunque di un percorso articolato che ha come obiettivo le esigenze quotidiane del paziente (lettura, scrittura, visione TV, hobby, fare la spesa, etc…) preservandone per quanto possibile l’autonomia. Oggi si opera sugli ipovedenti, predisponendo e attuando un intervento riabilitativo longitudinale, completo e personalizzato mettendo a disposizione del paziente un team di Oculisti ed Ortottisti che lavorano in equipe per effettuare tutte le indagini strumentali per la diagnosi passando dalla valutazione dell’acuità visiva, della velocità di lettura, del senso stereoscopico e del fondo oculare, per poi passare ad indagini più specifiche e strumentali come il campo visivo computerizzato, sensibilità e fissazione retinica con microperimetro (MP1), esami elettrofunzionali (ERG,PEV,EOG), OCT Avanti e successivamente prescrivere tutte le opzioni terapeutiche per la gestione del paziente ipovedente, proponendogli un percorso riabilitativo personalizzato in base alle necessità di recuperare l’indipendenza in alcune attività quotidiane eseguendo esercizi di lettura e scrittura, esercizi di coordinamento oculo-manuale, esercizi di orientamento, potenziamento della fissazione con strumenti ottico-elettronici, assistenza all’utilizzo dell’ausilio ottico personalizzato e supporto per iter burocratico. La riabilitazione visiva è il completamento naturale di trattamenti medici o chirurgici.