glaucoma
Introduzione
Il glaucoma è la seconda causa di cecità al mondo dopo la cataratta, e la prima causa di cecità irreversibile in assoluto. Nella maggior parte dei casi è dovuto all'aumento della pressione intraoculare (normale fino a 20-21 mmHg) che schiaccia e danneggia il nervo ottico, quella sorta di "filo elettrico" che collega l'occhio al cervello. Oggi assume una importanza rilevante, per l’interpretazione della pressione intraoculare, la pachimetria, ovvero lo spessore corneale. Più sottile è la cornea, più a rischio è il paziente e più bassa deve essere la pressione intraoculare.
Chi colpisce
Il glaucoma colpisce in genere persone al di sopra dei 40 anni di età, con una incidenza progressivamente maggiore con il passare degli anni. Chi ha familiari con glaucoma, ha un rischio almeno 3 volte maggiore di sviluppare la malattia nella propria vita. In Italia si stima che circa 800.000 ne siano affette e nel 2040, si stima che nel mondo ci saranno 120 milioni di persone affette.
Come si manifesta
Purtroppo circa la metà dei pazienti con glaucoma non sa di avere la malattia perché la malattia è del tutto asintomatica, tant'è che il glaucoma viene spesso definito "il ladro silenzioso della vista". Fino a quando non si effettua una visita oculistica completa con misurazione della pressione oculare, dello spessore corneale e osservazione del fondo dell'occhio non possiamo sapere se il paziente ha un glaucoma sospetto. In caso di sospetto effettuerà degli esami di secondo livello come il Campo Visivo, la Curva Tonometrica nell’intera giornata e lo studio delle fibre del nervo ottico. Con l'avanzare della malattia si restringe sempre di più il campo visivo e la persona comincia ad avere difficoltà alla guida, urta gli oggetti che incontra, non riesce a leggere bene.
Come si previene
È molto importante sottoporsi a visite oculistiche periodiche, a partire dai 40 anni di età. In questo modo si riesce a riconoscere in tempo l'innalzamento della pressione oculare prima che crei danni irreversibili al nervo ottico. Particolare attenzione devono avere i pazienti che fanno uso di cortisone o di farmaci antidepressivi, così come i pazienti affetti da malattie cardio-circolatorie e diabete.
Come si cura
Il glaucoma è una malattia curabile, ma non guaribile. Esistono cure molto efficaci, tutte mirate ad abbassare la pressione oculare e ad evitare il danno del nervo ottico. La terapia più diffusa è quella con farmaci somministrati attraverso un collirio, da instillare tutti i giorni, spesso più volte al giorno, per tutta la durata della vita. Qualora i farmaci non fossero da soli efficaci nei ridurre la pressione, si può utilizzare la laser terapia oppure la terapia ad ultrasuoni UCCC, recentissima metodica oggi a disposizione per la terapia del glaucoma, ad alta precisione che attraverso l’emissione di onde sonore gestite da un Robot riscalda e distrugge i tessuti e consente l’ablazione focalizzata dei corpi ciliari, le strutture ghiandolari dell’occhio deputate alla produzione dei liquidi ed all’aumento della pressione intra-oculare. Il sistema UCCC è utilizzato prevalentemente nel trattamento dei glaucomi incontrollabili; tuttavia, visti i risultati ottimali e l’estrema sicurezza della metodica, viene adesso usato anche nel trattamento dei glaucomi primario a rischio per la chirurgia tradizionale. In caso di insuccesso della terapia medica, della terapia laser e della terapia ad ultrasuoni, bisognerà inevitabilmente ricorrere alla chirurgia del glaucoma. La terapia chirurgica è la trabeculectomia. E’ un intervento di microchirurgia ove si crea attraverso l'asportazione di una piccola lamella di tessuto uno scarico di umor acqueo sotto la congiuntiva attraverso la sclera. Esistono oggi nuove tecniche chirurgiche mini invasive ( Minimally Invasive Glaucoma Surgery, MIGS) Si inseriscono tubicini in gel di pochi mm di leggerezza e dello spessore poco più grande di un capello che hanno la funzione di scaricare l ‘umor acqueo e ridurre la pressione endoculare. L’intervento dura 20 minuti con anestesia topica locale di sole gocce oculari con iniezioni di anestetico intorno all’occhio.